dal “manifesto” del 21-12-2006

Dichiarazione del portavoce del MEND, Jomo Gbomo

 

I funzionari dell’AGIP che sostengono che stiamo chiedendo un riscatto sono solo dei criminali.

Non c’è nessun negoziato in corso, né con l’AGIP, né con il governo nigeriano, né con nessun altro.

L’AGIP in Nigeria ha avvicinato diversi personaggi ambigui offrendo loro denaro per ottenere il rilascio (de)gli ostaggi.

Noi abbiamo detto chiaramente che non negozieremo con nessuno e che rilasceremo questi individui che abbiamo catturato solo in cambio della liberazione della nostra gente nelle mani del governo nigeriano.

Abbiamo chiesto quattro ostaggi; il che vuol dire che chiediamo la liberazione di quattro dei nostri.

L’AGIP non è del tutto consapevole dei problemi che devono fronteggiare i suoi addetti nel Delta del Niger.

La cattura dei quattro ostaggi non è avvenuta in modo casuale.

Le nostre fonti di intelligence ci avevano riferito che il manager della Swamp area, Francesco Arena, era un buon obiettivo e che sarebbe partito presto per l’Italia. È per questo che abbiamo anticipato il nostro attacco alla piattaforma.

D’altronde, l’AGIP e le altre compagnie petrolifere sanno bene che l’esercito nigeriano non può fare nulla e potete star certi che lanceremo presto un nuovo attacco a quell’installazione, questa volta per distruggerla completamente.

Quanto agli ostaggi, siamo pronti a tenerli nelle nostre mani anche per un anno e la sola persona che potremmo liberare incondizionatamente, probabilmente intorno a marzo dell’anno prossimo, è libanese.

L’uomo non è italiano e afferma di essere sposato con una donna nigeriana.

Molti altri attacchi seguiranno e potete star certi che cacceremo l’AGIP fuori dalla Nigeria.

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Domanda al MEND:
E la Shell ?

Grazie per la risposta

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