La Rete Antifascista Perugina dopo la strage operaia in Umbria

L'indignazione pelosa sulla "guerra" del lavoro

27-11-2006

Sono troppi gli operai morti per un salario da fame, assassinati dal profitto dei padroni!

Meglio decorare con medaglia d'oro quei quattro mercenari superpagati delle nostre "missioni di pace", che per difendere gli interessi della stessa borghesia imperialista che ammazza i proletari col lavoro, il non lavoro e con le bombe, ricevono compensi da capogiro per le loro "prodezze", divertendosi a sparare sulle ambulanze, a torturare, a stuprare. Ma quelli erano e sono eroi, noi no, perché ci vendiamo per molto meno, per un lavoro precario, per una paga al di sotto della soglia di povertà, per condizioni e turni di lavoro massacranti, rischiosi e inaccettabili per un paese "civile".

Non ci interessa l'indignazione pelosa delle istituzioni, da Napolitano ai sindacati confederali, che si dicono sdegnate ed esprimono il loro cordoglio alle famiglie delle vittime: un’ora di sciopero non cambierà le cose. La corona di fiori portata da Bertinotti sul luogo della catastrofe non riporterà in vita gli operai, non darà sollievo ai familiari delle vittime, non servirà a cambiare le pessime condizioni in cui molti si trovano a dover lavorare, soprattutto in quei luoghi dove maggiore è la flessibilità (come ammise lo stesso Pezzotta). Ma la mobilità chi l'ha contrattata, concertata e accettata? Chi ha deciso di svendere i più elementari diritti sindacali per il profitto?

Nelle fabbriche e nei cantieri si continua a morire come mosche, ci si alza al mattino, un mattino come gli altri, per andare al lavoro e non si torna più.

Flessibilità in entrata, nel mondo del lavoro, e flessibilità in uscita, dal mondo e basta!

Questa strage è invisibile, come quella dei popoli oppressi dalla guerra neoliberista e neocoloniale, si contano solo i morti degli eserciti occupanti, di personaggi illustri, delle famiglie Agnelli, Savoia ecc.

Questa è la guerra del capitale, e si combatte con l'autorganizzazione e la lotta di classe

NON UNA, MA 24 ORE DI SCIOPERO GENERALE !

NON UN MARTIRE IN PIU' NELLA “GUERRA DEL LAVORO” !

Le nostre più profonde condoglianze alle famiglie degli operai

La nostra indignazione ai padroni e ai loro servi

Rete Antifascista Perugina