Traduzione italiana da solrojo.org

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¡Proletari di tutti i paesi, uníamoci!!

 

¡SCHIACCIARE LA NUOVA MONTATURA CONTRORIVOLUZIONARIA DI "AMNISTÍA GENERALE"!

 

Comitato Centrale
Partito Comunista del Perú
Agosto del 2006

Ediciones
Bandera Roja

Tradotto da una riproduzione del
MOVIMENTO POPULARE PERU’
Settembre del 2006

[Preparato par Internet dalla rivista Sol Rojo]


 

 

¡Proletari di tutti i paesi, uníamoci!!

 

¡ SCHIACCIARE LA NUOVA MONTATURA CONTRORIVOLUZIONARIA DI "AMNISTÍA GENERALE"!

Al proletariato ed al popolo peruviano, alla opinione pubblica nazionale e internazionale

 

"Combatere significa sopravvivere, non combattere significa soccombere" questa fu la conclusione di tutti i partiti e gruppi patriottici e tutti i compatrioti patriottici. "Combattere significa soccombere, non combattere significa sopravvivere" questa fu la conclusione di tutti i capitolazionisti ...  "combattere significa sopravvivere, concludere la pace significa soccombere", è la conclusione dei fautori della guerra;  "fare la pace è sopravvivere, combattere significa soccombere", è la conclusione dei fautori della pace."

Presidente Mao Tse Tung
Contro le attività capitolazioniste 30.6.1939 - Opere scelte dell’Istituto in lingue estere di Pechino, vol. II pag. 259-262

Il Comitato Centrale, riaffermandosi incondizionatamente nel nostro amato e rispettato Presidente Gonzalo, capo del Partido e della rivoluzione, che con il suo onnipotente pensiero gonzalo ci porta alla nostra meta, il nostro sempre lucente Comunismo, così come nella nostra Base di Unità Partitaria con i suoi tre elementi, saluta il popolo peruviano, molto specialmente, le masse che persistono eroicamente difendendo il nuovo Potere con la guerra popolare, tutte le masse che persistono eroicamente difendendo il nuovo Potere con la guerra popolare, tutte le masse all’interno ed all’esterno del paese che vanno servendo la guerra popolare, il Movimento Rivoluzionario Internazionalista, i Partiti e le organizzazioni rivoluzionarie che appoggiano la nostra eroica guerra popolare compresa come parte della rivoluzione mondiale.

Il Partito Comunista del Perù, chiama a smascherare e schiacciare la nuova montatura controrivoluzionaria, montata dall’imperialismo yankee attraverso questo governo aprista, fascista e genocida, con la complicità dei traditori della LOD**, in essenza revisionista e capitolazionista, miserabili che dal ‘92 iniziarono con il loro sinistro lavoro controrivoluzionario.

Il nostro popolo peruviano si è forgiato ed è avanzato nella violenza rivoluzionaria, nelle sue diverse forme e gradazioni, conquistando rivendicazioni, diritti e libertà, poiché nulla viene dal cielo, tutto lo ha conquistato con la violenza rivoluzionaria, nella dura ed eroica contesa contro la violenza reazionaria; conquistando i suoi diritti e schiacciando i suoi nemici. La violenza rivoluzionaria è, essenzialmente, inerente al processo della nostra storia. La rivoluzione peruviana, la nostra rivoluzione democratica, la emancipazione del popolo e della classe, sarà completata con la eroica e grandiosa pratica rivoluzionaria del nostro popolo, vale a dire con la guerra popolare.

E, d’altra parte, la reazione sta conducendo la guerra controrivoluzionaria seguendo le concezioni del suo padrone, l’imperialismo yankee, teoria stabilita da questo sulla guerra controrivoluzionaria (di bassa intensità), che* oggi Alan García applica, di qui la ineludibile e principale sua responsabilità. Oggi costruiscono una nuova montatura controrivoluzionaria di “amnistia generale”, all’interno della loro strategia controrivoluzionaria, que sará smascherata, schiacciata e sconfitta del tutto completamente dalla guerra popolare.

Montatura che è portata avanti dai traditori della LOD, revisionista e capitolazionista, correttamente definito dal Comitato Centrale, per il suo percorso nero e contorto, LOD che è andata cambiando accordi con il governo ad ogni suo cambiamento,  la realtà è concreta: la LOD non fa, né farà un solo passo senza l’annuncio, senza la logistica, senza la direzione delle Forze Armate, in particolare della Marina”, giacché questa lavora come facciata della CIA (per questo non gli interessa affatto il mare del Perù), la LOD trovò l’appoggio sin dalla detenzione del Presidente per selezionare i prigionieri, e collocarsi strategicamente in certi carceri penali, ottenendo la libertà dei loro familiari, alcuni stanno strillando dal 1993, distribuivano volantini dagli elicotteri dell’Esercito nel Huallaga, Ayacucho, Lima, principalmente, erano traditori legati al SIN*** ed alla Base Navale del Callao per ricevere direttive dalla CIA ed uscire dopo per dire che avevamo riunito la Direzione nazionale, (da quando la reazione trova i locali al Partito per le riunioni partitarie ?  Ingenui ?  No !  E’ parte della guerra controrivoluzionaria, è la sua necessità di annientare la rivoluzione, non pensiamo che se ne preoccupi il Partito della cosiddetta “quarta tappa” ****, no !  Si mobilitarono mezzi, si mobilitarono le Forze Armate, i lacché, la stampa reazionaria sincronizzata e parametrata fu attivata solo per voler annientare la guerra popolare, questo era il loro reale interesse.

Nel ‘92 costruirono la montatura: “La negazione della difesa legale del Presidente”, secondo cui lui  non voleva avvocati per la sua difesa poiché portava all’accordo di pace (AP),  per così servire al suo isolamento, questo risulta agli avvocati che successivamente furono detenuti. *****  Nel ‘93 presentarono il  cosiddetto “accordo di pace” con il monitoraggio delle Forze Armate, appoggiato da parte della stampa reazionaria e dei suoi agenti della CIA Montesinos-Fujimori ******,  col quale intendevano neutralizzare il EPL, neutralizzare e centralizzare le armi del Partito, e quindi dissero che non era opportuno dirlo, il loro obiettivo: seminare la capitolazione tra le fila rivoluzionarie e frenare la guerra popolare, si prestarono per dare fede di ciò ai miserabili Morote, Pantoja, Salas; traditori  che coordinavano le requisizioni, i trasferimenti dei prigionieri di guerra a diversi penali, gli “ammorbidimenti” (torture), per separare quelli che stanno per la guerra popolare per così colpire le Luminose Trincee di Combattimento, ecc., il tutto pianificato dal SIN e dalla CIA  attraverso Montesinos, il che avveniva per telefono o direttamente, per dopo andare nei penali a dire: “mi sono riunito con il presidente”. *******

Il tutto fu denunciato nel suo momento dal Partito e schiacciata con contundenti azioni la montatura e la infiltrazione di miserabili che volevano prendere d’assalto gli organi del Partito. Dopo venne la cosiddetta autocritica della “c.Nancy”, e dicevano di schiacciare il “blocco scissionista”, si incoraggiarono ?, soffiarono sul  “suggellare l’unità …”, la reazione disse con questo bruciamo il Partito, la nostra risposta fu contundente nei differenti Comitati, in concreto in nessun caso unità con loro. Autocritica che venne scritta da agenti del SIN, come le lettere dell’ “accordo di pace”, di cui restano solo dei video che furono pubblicati con l’appoggio di canale 2 e 4, così come le trascrizioni dell’audio che vennero verificate dai periti del loro potere giudiziario (pubblicati nel web). ********

 Nelle Luminose Trincee di Combattimento, reazionari e traditori si infuriariono con i migliori figli del popolo, assassinandoli, facendoli sparire, con il loro scartafaccio: “Consolidamento Ideologico, Politico ed Organizzativo che Serva a Passare da Avanzata a Fortificazione ….”

Utilizzarono metodi fascisti con la militanza affinché accettassero una netta fenditura della loro putritudine, usarono quelli della LOD e li fecero suonare nel conformare una nuova frazione rossa, embrione che sboccò i loro affanni, propri della loro genia, il cui obiettivo era volgersi contro un principio marxista: “Non si dirige la rivoluziona dal carcere”.  Puntavano in concreto ad annientare il PCP, la guerra popolare, l’appoggio internazionale e calunniare ed assassinare il Presidente Gonzalo. Il Partito esige la presentazione pubblica e diretta della nostra Direzione, mentre la reazione, i suoi pennivendoli e giudici alzarono un grido al cielo, diedero strilli stonati, si sentirono morire, Benedicto era ricompensato, Cabala giunse all’estremo dicendo mi vogliono uccidere, miserabile è solo una bugia, basta una nocciolina per litigare con lui, tutta questa commozione quando il Presidente Gonzalo dette le consegne del partito, avevano un tremore incontrollato, per questo volevano solo il suo isolamento.

Come aveva previsto il Partito, puntarono a voler lasciare l’appoggio internazionale, questo si vide nelle dichiarazioni di alcuni membri del MRI, che dicevano “andiamo ad investigare …”, il presidente Gonzalo era dietro le lettere …”, “la bandiera rossa sventola in Perù …”, vale a dire guerra popolare senza il Presidente Gonzalo, posizioni che si affiliavano alla LOD, ripetendo le macchinazioni (video e audio) ********* fabbricate dal SIN.  Il Partito attraverso il MPP, definì in forma contundente di schiacciare la montatura controrivoluzionaria con la guerra popolare.  Puntualizziamo, una volta ancora, alla data ci sono state solo 2 manifestazioni  pubbliche del presidente Gonzalo: 1) il Discorso del Presidente Gonzalo e 2) la agitazione che avvenne al processo che seguì e che in alcun modo delineò l’“accordo di pace”.

Per l’ascendente del presidente Gonzalo dentro il MRI, l’imperialismo ed il revisionismo si preoccuparono che le posizioni della LOD si ripercuotessero nel MRI, attaccando la tesi marxista delle Direzioni e dei Capi della rivoluzione, con il cosiddetto culto della personalità, attaccando la teoria militare, la guerra popolare, slegandola dalle Basi di Appoggio, il loro obiettivo era puntare contro il fondamento del pensiero gonzalo, il Potere.  Il nuovo Potere nasce e si sviluppa in mezzo alla guerra popolare stabilendo i Comitati Popolari, diretto e costruito dal Partito in forma concentrica, così si dall’inizio il nuovo Potere nasce schiacciando campagne di accerchiamento ed annientamento, costruendo il nuovo: nuovo Potere, nuova economia, nuova cultura, nuova repubblica;  la non comprensione di ciò ha portato a far sì che alcuni membri appoggino la tesi della “democrazia multipartitica”, questo porta a togliere forza alla rivoluzione, unendosi alla incomprensione della tesi marxista della Direzione; e questo al di là del contare su una grande potenza di fuoco, e di avere il nemico disponibile a fare concessioni, e la cosa più importante l’appoggio crescente delle masse povere, arrivano alla “democrazia multipartitica” (vedere documento del maggio 2006).

La questione è che alcuni membri diedero eco alle montature della reazione e suonarono le campane, la lotta delle due linee mal condotta va a condurre ad intrappolare il MRI, oggi la guerra popolare in Nepal può cambiare di segno, da rivoluzione democratica a rivoluzione borghese, il Partito comunista è per iniziare e dirigere una guerra popolare non per convivere e condividere responsabilità con la borghesia burocratica. Ciò distrugge, disturba, riprendono spazio partiti fascisti, i compagni del Nepal hanno molta responsabilità. *********

E oggi, l’imperialismo e il revisionismo, in Perù, porta ad una nuova montatura della “amnistia generale”, lo dicono per:
"...è una soluzione politica ai problemi derivanti dalla guerra interna e che il nuovo governo sta in migliori condizioni dei precedenti per risolvere il tema a causa del fatto che è passato abbastanza tempo dal prodursi dei fatti

Vediamo questo governo aprista che è processato per genocidio (vedere Frontón, Cayara, Molinos, etc., hanno una lunga lista ) y loro non prescrivono nulla anche se non sono adeguatamente denunciati, su di loro ricade una sanzione così come all’altro genocida Fujimori, ********** verso le sue nere e codarde forze armate esperte in fosse clandestine,  assassinio di contadini, operai e studenti, entrambi si colludono perché entrambi i governi costruirono apparati controrivoluzionari, il “Rodrigo Franco” e il “gruppo Colina”. L’APRA andò in panico (vedere il trio di assassinii: Alán, Giampetri, Jiménez), gli tremano i polsi, non dormono pensando alle autobombe che andavamo a collocare, lo storico di Benedicto Jiménez dice: "i maoisti non rinunceranno ai loro principi". La borghesia compradora e burocratica erano preoccupate ed interessate nel voler fermare la guerra popolare, non vogliono quello che il loro TLC vuole, vogliono continuare ad estrarre le risorse naturali del paese (gas, minerali, ecc.), per questo dicono: " ..Sollevare un paese con una ferita aperta nel tempo non è conveniente per la governabilità...", il rubagalline Raúl Gonzáles ripete ed aggiunge,"in che ternini si darebbe ?". Questi non sono i difensori del capitalismo burocratico, del vecchio Stato e dell’annientare la guerra popolare. Sono i più interessati alla loro “governabilità”, dicono “siamo nelle migliori condizioni”. Li preoccupano le sanzioni per genocidio e lo sfruttamento smisurato del paese, per questo, vogliono fermare la guerra popolare usando la LOD, per continuare a mantenere questo putrido e caduco vecchio Stato reazionario, e che cosa dice la LOD ?, dice che il Presidente Gonzalonon può parlare pubblicamente  perché così lo esigono le condizioni del processo, (l’avvocaticchio del miserable Morote).

 
La classe, il popolo, non vuole apparire nella pace della capitolazione, sa molto bene che gli spetta di resistere per sopravvivere ed è il Partito a mantenere alte le bandiere della rivoluzione, questa è la nostra storia, è il nostro cammino, dsl vecchio Stato le masse ricevono solo repressione, più miseria, più sfruttamento, né certamente concludono rapidamente la cosiddetta commissione della verità, la vera giustizia sarà, non nella conquista del Potere, ma nello stesso corso della guerra popolare; questa montatura non è frutto del popolo, ma corrisponde alla politica controrivoluzionaria “di bassa intensità”, questa condannata alla sconfitta.

La nostra guerra popolare incontra oggi nuove  e complesse situazioni nell’andare a forgiare una direzione con un’ascendente riconosciuto, anche così , viene a costruier i 3 strumenti della rivoluzione difesa dalle masse, seguendo il principio “l’organizzativo segue il politico”, vale a dire, secondo le nuove circostanze, questo lo andiamo risolvendo impugnando il presidente gonzalo per risolvere problemi nuovi, il che ci ha permesso di mobilitare e dirigere le loro lotte, perché partiamo dalla infinita fiducia nelle masse ed esse sono pronte alla rivoluzione: non ascoltano, non ascolteranno, non difenderanno il vecchio Stato, né le Forze Armate genocide, perché il Partito sin dall’inizio della lotta armata vive e combatte con le masse, ci attenuamo ai nostri principi: "…il Partito è la forma più alta di organizzazione, l’Esercito la forma principale di organizzazione ed il Fronte è il terzo strumento, che tutti questi tre strumenti sono per prendere il Potere attraverso la violenza rivoluzionaria..."

Così vediamo il cammino dei reazionari e dei revisionisti, di tutti i genocidi, è la controrivoluzione, la “amnistia generale”; l’ “accordo di pace”; la repressione nei carceri penali, il genocidio, per contro il cammino del popolo è la rivoluzione, quella di rivoluzione democratica, di resistere, di lottare con energia raddoppiata, di mantenere il corso della rivoluzione.

¡Viva el presidente Gonzalo Capo del Partito y della revolucione !
¡Esigiamp la presentazione pubblica y diretta del Presidente Gonzalo!
¡Viva il marxismo-leninismo-maoísmo, pensiero Gonzalo, principalmente pensamiento Gonzalo!
¡Viva il Partito Comunista del Perú!
¡Viva il MRI!
¡Schiacciare la nuova montatura controrivoluzionaria della “amnistia generale”.!

 Agosto de 2006

Comitato Centrale

Partito Comunista del Perú

 

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Note del traduttore

Le note del traduttore sono state inserite per solo chiarimento dei lettori meno preparati

SUL TESTO E SIGLE DEL TESTO

* (ancora oggi come in passato nelle sue scorse legislature)

** (LOD, linea opportunista di destra, un po’ come dire in Italia i soluzionisti alla curcio – moretti – balzarani - colotti ecc., ed i dissociati alla segio – negri – r.rosso – d’elia ecc.)

*** SIN, Servizio di Intelligence Nazionale peruviano, già legato in passato ai ROS dei carabinieri italiani oltre che dipendente dalla CIA

******** Ricordiamo che all’epoca esistevano già le tecnologie per costruire montature video e che Montesinos venne sputtanato poi dopo alcuni anni proprio perché saltò fuori che ricattava alcuni politici con dei film a volte rivelatisi costruiti da cima a fondo. Nei servizi peruviani inoltre vi erano situazioni strane, forse più feroci che in Italia: è il caso dell’agente donna squartata dai suoi stessi colleghi nei sotterranei di una caserma.

********* La citazione sbagliata del Presidente Prachanda nella recente intervista del febbraio 2006 quando cita il genocidio in Perù (60.000 morti, corresponsabilità morale del Partito), trova qui al contrario una critica politica che non scende nei dettagli mossi dall’imperialismo. C’è da dire comunque che questa critica, mossa inizialmente all’inizio di agosto 2006 anche dai comunisti maoisti indiani, è poi rientrata nella considerazione di un fattore tattico e non strategico. Ovviamente nell’agosto scorso l’imperialismo si è spinto alle note di colore, come il punto da discutere, inesistente, della “riconsegna delle armi”. Se non si trattasse di un momento tattico, si ricadrebbe nell’errore strategico di Togliatti del 1943, che infatti poi proseguì sulla strada del disarmo della classe operaia e del movimento partigiano, non solo sotto il profilo militare, ma anche sotto quello politico (la via italiana al socialismo, la coesistenza pacifica tra i due blocchi, ecc.), con il suo partito revisionista di allora.

*********** I genocidi governanti in Perù dalla guerra popolare: Balaunde (1982-1983), Garcia Perez, Fujimori,

AP accordo di pace

LTC Luminose trincee di combattimento

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