Comunicato
stampa Palermo,
Call
centerà“precarizzazione
assoluta”
Adesso
basta!
Sosteniamo la rivolta dei precari
scoppiata nei call center di tutta Italia, dalla Cosmed e Alicos di Palermo ai
precari di Catania, all’Atesia di Roma…
contro le condizioni di supersfruttamento di questa “tipologia” di lavoratori.
La precarizzazione di tutti i lavoratori è
l’intento di chi ha approvato la legge 30 e di tutti coloro che non la vogliono
abolire, dal neo segretario nazionale della Cisl Bonanni alla Cgil che a parole
dice di volerla abolire ma nei fatti la introduce nei vari contratti che firma,
vedi il vergognoso accordo con Cisl e Uil siglato con l’azienda Atesia dell’11
aprile scorso che di fatto licenzia 900 lavoratori, ne “stabilizza” pochissimi
a 650 euro mensili lordi e per tutti gli altri? precarietà a piene mani: contratti di inserimento, apprendistato
professionalizzante e LAP- lavoro a progetto, senza nessuna possibilità di
trasformazione del contratto a tempo indeterminato, insomma senza diritti!
A
Palermo da giorni i precari Cosmed scioperano contro il tentativo di ridurre il
compenso a chiamata di 10 centesimi con la conseguente diminuzione della
retribuzione mensile di almeno 100 euro, contro le minacce dei padroni di non
rinnovare i contratti in scadenza e soprattutto per la stabilizzazione, da LAP
(tipologia di contratto stipulato in modo illegittimo dalle aziende che invece
sfruttano questi lavoratori e lavoratrici obbligandoli a mansioni proprie di un
lavoro subordinato) a lavoratori subordinati.
La
novità starebbe nella circolare 17/2006 del ministero del lavoro (che risale
all’ex ministro Maroni e che viene fuori solo ora per la rivolta dei precari!)
per fare “chiarezza” nel “far west” del precariato come lo definisce il
sole24ore! Se
“Lavoro al confine fra due tipologie”
per noi significa STABILIZZAZIONE PER
TUTTI I PRECARI!
ABOLIRE
Slai Cobas per il sindacato di classe
Via g. del duca 4 Palermo - tel fax
091/6716883 -340.8428376