A tutti gli operai
La partecipazione, il protagonismo operaio,
sono elementi determinanti.
A volte si realizzano anche in forme del tutto
spontanee, l’annullamento delle tessere sindacali da parte dei lavoratori al
piano colata di acciaieria, oppure la diserzione delle assemblee sindacali.
Rompere con sindacati filoaziendali è
necessario, ma con la rabbia deve marciare la costruzione.
Noi operai abbiamo forza come classe,
organizzati, individualmente siamo come disarmati.
Costruzione vuol dire che non siamo noi a dover
andarcene dalle assemblee, ma riprenderci la parola per decidere come lottare
per i nostri diritti e interessi.
Costruzione significa che strappare le tessere
deve portare a dare forza al percorso del cobas per il sindacato di classe..,
non restare lo sfogo che viene recuperato dai delegati con le solite promesse
ed una volta rifatte le tessere tutto torna come prima
E lo provano i fatti.
La legge del padrone sulla sicurezza è del tutto arbitraria e di semplice facciata, spende e spande per cartelloni che invitano ad indossare i guanti il casco e gli occhiali, ma nella ricerca dell’aumento sempre maggiori di profitto, con la scarsa manutenzione e con l’abbassamento dei tempi di produzione, crea poi le condizioni per il caso acciaieria: Tre esplosioni dovute alle perdite d’acqua in pochi giorni ,15 aprile,11 maggio,e 17 maggio
Al forno in acciaieria, tutti episodi per puro caso senza gravi conseguenze per gli operai visto che in due casi si stava operando vicino al forno e l’11 maggio è addirittura successo mentre l’operatore stava ancora lavorando sopra il piano del forno.
I profitti di Tenaris volano alle stelle, ma le
perdite d’acqua non vengono eliminate e gli operai rischiano la vita.
I responsabili della sicurezza
sindacali non intervengono e non si mobilitano
coerentemente contro queste situazioni come dovrebbe essere per il ruolo che si
sono assunti, e il loro sindacato condivide la logica del massimo profitto e
dell’intensificazione dello sfruttamento degli impianti.
Fim fiom e uilm hanno fatto ancora un
comunicato il 10 maggio 2005 data in cui vi era presente una perdita di acqua
al forno ma non si era arrivati all’esplosione dove dicevano che la ‘vera
prassi da seguire era di fermare il forno in caso di perdite d’acqua! Parole al
vento, tre esplosioni e solo il cobas ha organizzato lo sciopero. Anzi dopo il
primo scoppio, vista la gravità dell’accaduto,
fim fiom e uilm avevano promesso assemblee che poi non hanno nemmeno più
fatto!!!
Sul piano della sicurezza potrebbero avere un
ruolo importante gli organismi istituzionali, (come l’Asl). Ma sono immobili.
Anche in questa direzione si stanno muovendo le nostre denunce .
Perfino i giornali sono stati messi a tacere e non hanno scritto una
riga!!!
A fronte di tutto questo si è dimostrata la
coerenza e la battaglia del cobas per la sicurezza ma questo non basta. Senza
una effettiva partecipazione di massa degli operai, gli scioperi restano di
denuncia e protesta ma non fermano veramente gli impianti,e le denunce rimangono senza futuro in qualche
cassetto dell’asl.
Dire ‘tengo famiglia’ quindi devo lavorare, è
sbagliato e ci espone al peggioramento delle condizioni di lavoro. Proprio
perchè ‘teniamo famiglia’ vogliamo e dobbiamo lavorare in sicurezza per
tornarcene a casa tutti i giorni sulle
nostre gambe !
Quando la nostra sicurezza in reparto viene
messa a repentaglio deve esserci una risposta immediata dei lavoratori che
esprima chiaramente che non ci stiamo e non siamo d’accordo che per lavorare
dobbiamo rischiare la pelle, perché il padrone non si accontenta del profitto
che già ottiene e cercando di spremerne oltre dal nostro lavoro mette a
repentaglio la nostra sicurezza.
Serve l’organizzazione nel cobas degli operai
attivi per dare progetto e gambe alle proprie rivendicazioni oppure tutto si
perde in quel sistema di relazioni di fabbrica sindacato-azienda dove gli
operai sono soggetti passivi che devono solo stare a guardare e a delegare per
tutto quello che gli si muove intorno senza mai poter decidere o contare su
niente,al massimo votare su accordi già firmati e chiusi e affidare la
nostra sicurezza in fabbrica nelle mani di questi signori.
Slai Cobas Dalmine per il sindacato di classe
Sede:Via San Bernardino 24 Bergamo aperta il
giovedì sera dalle ore 2030
Per contatti 3200297312 oppure 3355244302