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CONFERENZA A SPOLETO –PG- PALAZZO COLLICOLA 24 APRILE 2006

ORGANIZZATA DA COMPAGNE/I DI PERUGIA E SPOLETO E DALLA RIVISTA
CASA ROSSA

presenti:       Introduzione del compagno A.Fabiani segretario di circolo del P.R.C.

Relazione del compagno C.Romagnoli di Casa Rossa

Intervento dell’autore-curatore del libro La Tortura nel Bel Paese R.Nobile                                  

Intervento del compagno P.Dorigo per il S.R.P. e la A.V.a.e.-m.

L’on.G.Russo Spena atteso ha fatto sapere di essere stato impegnato per la riunione di accordi per il Senato della Repubblica, a tal scopo incaricato     dal suo Partito. Il 20.4 aveva fatto pubblicare su Liberazione un articolo che qui potete linkare. Locandina dei compagni/e di Perugia  e della Casa Rossa.

 

Alla Conferenza hanno partecipato oltre 30 persone e si è protratta per oltre 2 ore.

Prima della Conferenza Paolo è stato intervistato da Spoleto On Line (Cronaca PAOLO DORIGO A SPOLETO: “ECCO LA VERITA’. CERCO DISPERATAMENTE UN RADIOLOGO E UN CHIRURGO DISPOSTI AD OPERARMI”. PRESENTATO A SPOLETO “LA TORTURA NEL BEL PAESE” Martedì, 2 Maggio 2006 ore 17:48


A sx Paolo Dorigo con alcuni giornalisti. A dx una immagine della Tac da cui si evince la presenza di un 'corpo estraneo' nel cranio di Dorigo

Paolo Dorigo è tornato a Spoleto da uomo libero, dopo la detenzione che la stessa Corte Europea ha definito illegittima: ad organizzare l’incontro è stata l’associazione culturale Casa Rossa. Dorigo ha affrontato due casi di presunte torture perpetrate nei suoi confronti come di queli di Maurizio Bassetti, ex economo della Camera dei Deputati che durante Tangentopoli denunciò alcuni finanziamenti illeciti a Montecitorio. Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro “La Tortura nel Bel Paese” di Romano Nobile (Ed. Malatempora) con la prefazione del senatore Giovanni Russo Spena e dell’avvocato Vittorio Trupiano (il legale di Dorigo). Dorigo ha così mostrato alcuni documenti che dimostrerebbero come gli sarebbe stato immesso un microchip sotto l’orecchio. Un dispositivo, secondo la sua tesi, in grado di torturarlo a distanza, cosa che da anni va denunciando senza per la verità molte speranze. Ora però ci sono le Tac a confermare la sua tesi. In queste infatti si nota una macchia che il radiologo Francesco Stevanato ha repertato come “piccola areola radioopaca delle dimension di circa un millimetro, nei tessuti molli in prossimità della membrana timpanica sinistra”. A questo si aggiungono i referti che confermano come Paolo Dorigo sia esente da problemi di natura psichica e/o psichiatrica. E proprio da Spoleto Dorigo lancia di nuovo il suo appello: “stiamo cercando urgentemente un medico radiologo e un chirurgo disposti ad operare sotto la nostra responsabilità, anche a rischio di mutilazione uditiva o cerebrale o morte. Un intervento che si dovrebbe tenere alla presenza di alcuni giornalisti per estrarre questo corpo estraneo”.) e da La Nazione che ha fatto un breve articolo in cronaca il 25 aprile. Durante la conferenza sono state vendute diverse copie del libro La Tortura nel Bel Paese (Malatempora) e del Dossier A.V.a.e.-m. del 14 aprile scorso.

L’intervento di introduzione ha spiegato ai presenti come il PRC di Spoleto si sia impegnato nella campagna avviata con gli scioperi della fame di Paolo nel carcere Spoletino e come la città sia stata sensibile alle iniziative svoltesi all’epoca.

 

Durante la conferenza il compagno Dorigo ha appreso che da I.P. appartenenti al governo americano ci sono stati ingressi di lettura di pagine web riguardanti la conferenza stessa.

 

L’intervento del compagno Romagnoli ha posto le questioni sia giuridiche che sociali, carcerarie e specifiche delle torture elettroniche e mentali, senza omettere la questione del 41 bis e della connessione tra le politiche di isolamento carcerario e quelle di trattamento psico-tecnologico sia invasivo che a distanza denunciate dall’A.V.a.e.-m.. La disponibilità della associazione Casa Rossa a cercare medici disponibili per le refertazioni ed operazioni necessarie è stata più volte espressa.

 

L’intervento di Romano Nobile è stato incentrato sul contesto di guerra e di negazione dei principali diritti umani che attualmente l’imperialismo impone al mondo.

 

L’intervento del compagno Dorigo ha ripercorso molto brevemente gli aspetti biografici e giuridici della sua questione, per approfondire invece quelli legati all’isolamento carcerario in generale e nella sua vicenda, e dare documentazione dei casi denunciati dall’A.V.a.e.-m. e del suo in specifico sotto il profilo delle torture subite, di chi ci sta dietro (carceri, polizie, servizi, magistrati, apparato psicologico-psichiatrico-medico specifico, poteri e cricche locali in casi specifici), dei problemi per gli accertamenti dei casi sinora denunciati, della latitanza del mondo medico, delle necessità di iniziative, ecc.

 

Alcuni interventi di compagne/i presenti hanno da una parte posto domande ai relatori, e dall’altra parte sottolineato la necessità di una presa di responsabilità del movimento proletario di questi problemi, in particolare carcere (41 bis) e torture tecnologiche visti insieme.

 

In questo senso l’assemblea ha aderito alla proposta emersa dalla iniziativa di Marghera del 22 aprile della costituzione di un Coordinamento di Lotta contro le Torture Tecnologiche – Mentali.

 

Il 25 Paolo Dorigo ha partecipato con alcuni dei presenti e con il compagno Michele Fabiani alla cerimonia per la evasione dalla Rocca di Spoleto che ha dato il via alla Resistenza nello spoletino, presente il compagno Spitella autore del libro che ne parla.