INTERVENTO DEL COMPAGNO PAOLO DORIGO MILITANTE PRIGIONIERO M-L-M E MEMBRO DEL SOCCORSO ROSSO PROLETARIO, ALLE ASSEMBLEE DI SOLIDARIETA’ CON LA GUERRA POPOLARE PARTECIPATE DAI COMPAGNI NEPALESI IN ITALIA E ORGANIZZATE DAL WPRM-ITALIA E DAI COMITATI SOL-NEPAL –

Assemblee di Massa, Palermo e Roma

 

Compagni e Compagne,

l’emozione che immagino tra Voi di poter discutere con dei compagni rivoluzionari di un paese così lontano eppure così vicino al nostro, causa la velocità della realtà di scontro e sfruttamento che il crollo del revisionismo e l’aggravamento della crisi generale capitalista con le guere imperialiste scatenate dai potentati economici del petrolio, ha generato sin dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, prende anche il mio cuore ogniqualvolta l’affermazione del potere delle masse si staglia in un’orizzonte ben diverso da quello che i cantori dello sfruttamento vorrebbero decantare ogni giorno a masse prive di speranza e progetto nei paesi che una volta chiamavamo “cuore” del sistema e che oggi ne sono solo roccaforti dell’imperialismo.

Roccaforti dell’imperialismo, come la Germania e non solo gli Stati Uniti, principale potenza imperialista e stato maggiormente criminale della storia dell’Umanità, che riciclò ed utilizza ancora idee uomini e tecnologie del nazismo a scopo del controllo del mondo, l’Inghilterra, la Francia, la ex potenza coloniale spagnola, il Giappone, e come il nostro paese, ove la tendenza reazionaria e fascista si è affermata sin dal 1998-1999 anche nella cosiddetta sinistra borghese, portando il nostro paese, che ripudia la guerra sin nei suoi atti costitutivi, ad intervenire nei Balcani così come aveva già fatto il regime corrotto di Craxi e della DC in Iraq e così come ha continuato a fare in Somalia, in Iraq, in Libano, in Afghanistan, e pare anche in Perù e Nepal, attraverso forze paramilitari e di consulenza, direttamente dipendenti dai governi, direttamente impegnate nella guerra popolare.

Tendenza reazionaria che è anche una riaffermazione di alcuni aspetti caratterizzanti singolarmente il nostro paese come primo paese del Sud del mondo ed ultimo paese della catena imperialista, capace di esportare sistemi di controllo sociale e mafioso da Manattan a Medellin, capace di mandare i propri turisti tra le bimbe asiatiche e latinoamericane per soddisfare le proprie frustrazioni sociali acquisite da una vita inutile, legata al dio denaro ed al capitale.

La Rivoluzione e la Guerra Popolare in Nepal hanno un grande significato, e si colloca, con quelle in atto in India, in Bangla- Desh, nelle Filippine, in Perù, in alcune regioni della Turchia e del Kurdistan, al vertice della Rivoluzione Proletaria Mondiale in atto, prospettiva formidabile di Liberazione dell’Umanità, parallela all’aggravamento e bestiale sperequazione antitetica al livello raggiunto dalla scienza e dal modo di produzione capitalista; Rivoluzione Proletaria Mondiale che con gli altri CONFLITTI DAL BASSO, VOLUTI E VISSUTI CON LIBERAZIONE DAI POPOLI CONTRO E DI FRONTE ALL’ORRORE DELLA BESTIALITA’ IMPERIALISTA, DEL NEOCOLONIALISMO, DEL SEMIFEUDALESIMO E DELL’IPOCRISIA DEI FALSI VOLONTARI DELLA PACE IMPERIALISTA, e principalmentge con la Resistenza dei popoli Palestinese, Irakeno e Afghano ed in generale di tutto il Medio Oriente e Nord Africa e con le altre lotte armate e guerre popolari, RAPPRESENTA IL MASSIMO PUNTO DI CRESCITA, dato dal marxismo-leninismo-maoismo, della teoria e pratica rivoluzionaria nel mondo, rappresenta idealmente l’attualizzazione più avanzata del Manifesto Comunista del 1848, rappresenta un 1848  IN ATTI, MA UN 1848 PERMANENTE, CAPACE DI RESISTERE ALLA REPRESSIONE, CAPACE DI CREARE UMANITA’ NUOVA, CAPACE DI COSTRUIRE NUOVO POTERE, BASI LIBERATE, SCONFITTE MILITARI DEI LORO ESERCITI E BESTIALI GRUPPI SPECIALI, SPECIE IN NEPAL, TURCHIA E PERU’, ove cercano il genocidio delle Basi Liberate anche dal cielo bombardando donne e bambini, dalle potentissime armi imperialiste e delle immani risorse ad esse destinate.

Dico questo perché oggi la contraddizione tra Popoli Opressi e Imperialismo Capitalista è la contraddizione principale ed una delle due contraddizioni fondamentali assieme alla contraddizione tra Classe Operaia e Capitale.

Dico questo perché in Nepal pur essendo la classe operaia di poco superiore al 1% della popolazione, vi è una concatenazione di interessi e di presenze multinazionali, attaccate anche dalla Guerra Popolare, che porta conferma alla analisi secondo cui oggi il Proletariato NON E’ PIU’ PRINCIPALMENTE O SOLO “INTERNAZIONALE” MA E’ GIA’ OGGI “MONDIALE”.

Questo smentisce le analisi e teorie legate alle concezioni economiche ed ai feticci ideologici del francofortismo, del fordismo, ed a quelli più recenti del neoliberismo e della “globalizzazione” vista questa più come concetto ipocrita culturalmente fondato, che di conseguenza alla necessità e praticabilità già oggi di lotta operaia e proletaria internazionale che si coniuga, questa sì attraverso i paesi, alle Rivoluzioni in atto.

Nel nostro paese vi è già oggi una situazione rivoluzionaria in sviluppo e si stanno determinando condizioni e forze, nuova maturità e necessarie chiarificazioni e rotture, con quanti concepiscono la rivoluzione come fatto élitario, così come con quanti ne assumono i fondamenti acriticamente posti nelle basi stesse del revisionismo (Kruscev-Togliatti).

Mai come oggi, e sempre più in futuro, attrezzando la rivoluzione anche a resistere e sconfiggere l’osceno livello tecnocratico che vorrebbero imporre con armi come mk ultra e simili, con echelon ed i soldati pilotati, con le armi elettroniche e di bombardamento selettivo, verifichiamo la giustezza della lotta instancabile condotta dal Presidente Mao Tse-Tung nella costruzione del socialismo e nella rivoluzione culturale, nel giungere all’analisi internazionale della Nuova Grande Ondata della Rivoluzione Proletaria Mondiale.

In Nepal il Partito Comunista del Nepal (Maoista) guidato dai passaggi politici ed ideologici necessari attraverso una lunga lotta condotta in particolare dal Presidente Prachanda, e da un adeguato pensiero, corrispondente alla necessità e rivoluzionaria e costitutiva e formativa di un nuovo paese, di un Popolo che con la forza di secoli e secoli di oppressione feudale, fin alle soglie del XXI secolo, ha trovato la forza di alzare la testa con una guerra popolare prolungata sin dal 13 febbraio 1996 e di costruire la nuova Repubblica Popolare del Perù, che al più presto vedremo vittoriosa su una monarchia accerchiata ed in palese contraddizione oramai anche con diversi tra i suoi foraggiatori imperialisti sulla pelle delle bambine e delle donne di questo grande Paese, GRAZIE AL MARXISMO-LENINISMO-MAOISMO ED ALLA ROSSA BANDIERA DEL PROLETARIATO !

GRAZIE DUNQUE A QUESTO PAESE SOGGETTO ALLE BRAME ED AGLI INTERESSI PIU’ INFAMI DELL’IMPERIALISMO, (COMPRESE LE RISORSE IDRICHE), OGGI POSSIAMO SENTIRCI FIDUCIOSI NELLA LOTTA INTRAPRESA DAL MAOISMO NEL MOVIMENTO COMUNISTA INTERNAZIONALE, NELLA LOTTA INTRARESA NEL NOSTRO PAESE PER LA COSTRUZIONE DELLA GUERRA POPOLARE DIRETTA DA UN AUTENTICO PARTITO COMUNISTA MARXISTA-LENINISTA-MAOISTA, PER LA SEDIMENTAZIONE E COSTITUZIONE DI UN FRONTE DEMOCRATICO RIVOLUZIONARIO DELLE MASSE POPOLARI E PROLETARIE che dia la possibilità al popolo ed al proletariato italiano e alle componenti immigrate che ne fanno piena parte, di dirigere la lotta per le proprie necessità di emancipazione, per i diritti di tutti e non corporativamente, per il benessere di tutti e non solo della borghesia imperialista e di classi medio alte asservite all’egoismo ed all’ipocrisia, alleando lavoratori ed artigiani, disoccupati e giovani senza casa, senza spazi, senza lavoro, senza diritto alla propria dignità, ai propri affetti ed alla propria vita, alleandosi alle fasce emarginate soggette alla tripla oppressione dello stato del capitale e della borghesia nera, alleandosi ed organizzando le donne proletarie e del popolo soggette alla doppia oppressione del capitale e della famiglia, alleandosi ed organizzandosi anche con i pensionati, i malati e le persone con difficoltà di handicap o di tossicodipendenza, in un paese ricco eppure martoriato, non molto diverso, a conti fatti, con i più poveri ed oppressi paesi ove non è ancora iniziata una guerra popolare come in Nepal e Perù.

Saluti comunisti ed un forte abbraccio da tutti quelli che condividono la mia battaglia

Paolo Dorigo