POGGIOREALE
16-1-2006
REPARTO
VENEZIA (EIV)
LETTERA
APERTA ANONIMA
AL
MANIFESTO ED A LIBERAZIONE
DAL
LAGER DI POGGIOREALE E.I.V.
. . . se oggi mi trovo a scrivere al
Manifesto e al quotidiano Liberazione è perché vorrei sperare che da entrambe
queste testate possa giungermi non solo la vostra solidarietà ma anche la
vostra grande attenzione non di sola umanità ma bensì una solida e forte
solidarietà civile e politica. Perché vi chiedo questo ? Perché quello che vi
vengo a scrivere è una denuncia contro il sistema repressivo e carcerario che
quotidianamente ci troviamo a subire tutti.
Allora
credo che sia venuto il momento di mettere fine a queste arroganze di
prepotenze abusi e pestaggi.
Lo
scrivente chiede che venga una Commissione Parlamentare.
Lo
scrivente dal carcere di Spoleto è stato trasferito al carcere di Poggioreale
nel reparto Venezia EIV “Elevato indice di Vigilanza” per punizione. Punizione
perché nel carcere di Spoleto avevo dato inizio ad una protesta dove
all’interno della cella spaccai la tv ed altro. Quindi colpevole per essere
intervenuto nell’aver dato la mia solidarietà ad un detenuto originario dei
Balcani, che aveva subito un pestaggio da parte della custodia. Questo detenuto dopo aver fatto 15 giorni di
isolamento insieme a me, è stato trasferito al manicomio criminale OPG in
Sicilia “Pozzo di Gotto – Barcellona” in provincia di Messina.
Questo
reparto dove mi trovo ristretto con altri detenuti, il reparto Venezia, 3 anni
fa funzionava come reparto 41 bis. Oggi funziona come reparto EIV che qui non
cambia niente anzi è peggio del 41 bis. Tanto per farvi un’idea sotto quale
regime restrittivo siamo sottoposti.
Le
condizioni sono queste: i passeggi dove facciamo un’ora d’aria al giorno sono
cubicoli con la rete. Gli orari dei passeggi: dalle ore 9 fino alle ore 10 e
dalle 13 alle 14; le altre 22 ore le passiamo chiusi in cella. NON è consentito
fare attività sportive, NÉ altre attività (scolastiche, socialità,
saletta). La messa viene celebrata una
volta l’anno all’interno del corridoio, oppure dentro una cella vuota. Non è
consentito all’interno della sezione aderire alle attività lavorative. Chi
aderisce alle attività lavorative delle due sezioni del reparto Venezia (EIV)
sono due detenuti che provengono da sezioni cosiddette comuni che tra l’altro
sono extracomunitari, se non fanno quello che gli viene ordinato dalla custodia
vengono chiusi e picchiati.[*] I lavoranti
per passare un piatto di cibo caldo, da cella a cella, ci deve essere la
guardia presente. Questo vale per le
altre cose. Mentre l’igiene personale
la doccia è due volte alla settimana, mercoledì e sabato. Nei giorni in cui non abbiamo la doccia
ognuno di noi si lava come può riscaldandosi l’acqua in una pentola mentre io
me la faccio fredda.[**]
Nonostante
che lo scrivente abbia seri problemi di salute (sono anche sieropositivo
Hiv), qui ci sono altri problemi. Parlo
del vitto che passa l’amministrazione del carcere, oltre che non mangiabile, la
pasta è un pastone, il condimento è crudo, l’altro vitto il secondo viene messo
nei contenitori di plastica privi di termico e coperchi, privi di olio e sale
ecc. Dato che si sente odore di aceto non
c’è da meravigliarsi se è scaduta.[***]
La
mattina prima della battitura e della conta devi farti trovare in piedi con la
finestra aperta e sull’attenti con le mani dietro la schiena. Se ti trovano a
letto rischi di prendere gli schiaffi.[****]
Non è
consentito camminare con le mani in tasca !
Questo
vale per noi reparto Venezia (EIV) e anche nelle sezioni detenuti comuni.
Mentre la TV la mattina viene accesa alle ore 9 e spenta alle ore 0,30.[*****]
Mentre
l’acquisto di alimentari (sopravvitto) è una volta a settimana il martedì per
il venerdì. [******]
I vaglia
che riceviamo vengono caricati quando va bene entro 20 giorni sennò anche uno o
due mesi dopo. [*******]
Qui non
esistono educatori e assistenti sociali.
Se un
detenuto deve conferire con un educatore o assistente sociale o con una
psicologa, non esiste privacy, tutto viene fatto in presenza di un graduato o anche
con il medico !
Non è
consentito fare il passeggio più di 4 detenuti alla volta [come in genere al 41
bis, con numero massimo di detenuti variabile a seconda del carcere] mentre
alla conta del pomeriggio non devi avere la tv accesa.
I signori
del Dipartimento DAP del Ministero sono sempre stati a conoscenza
dell’atmosfera di repressione che respirano i detenuti di Poggioreale e così
anche chi dirige il carcere. A questo punto se i signori Parlamentino della
destra, Lega nord, DS, Margherita, sono stati sfavorevoli alla clemenza di
amnistia ed indulto, allora che ci permettano di farci fare la galera da
persone dignitose e civiltà senza che si debba scontare una condanna stando
sempre in stato di tensione e nervosismo.
Qui
respiriamo l’atmosfera dell’epoca della Pianosa, quando esisteva ancora il
famigerato articolo 90.[********]
Grazie
per la vostra attenzione, mi auguro che quanto ho scritto trovi la giusta
attenzione.
NOTE DEL
CURATORE DEL SITO
[*]
Nelle sezioni di osservazione psichiatrica per il lavorante è così, mentre
nelle sezioni EIV del resto d’Italia normalmente sono lavoranti scelti tra i
detenuti della sezione o a rotazione tra loro.
[**]
è anche una questione economica, una bomboletta di gas del fornello per
scaldarsi l’acqua costava a Spoleto 1,30 € nel 2004.
[***]
Non si capisce come mai con l’ “antimafia” che la fa da padrona dentro e fuori
le galere, il mangiare sia di merda, con tutti i soldi che vengono stanziati,
allora non è vero che l’ “antimafia” elimina le cattive abitudini dalla polizia
penitenziaria che controlla le “imprese” (spesso costituite da amici o parenti
di poliziotti) che curano sopravvitto e cucina (in certi casi la stessa, in
certi diverse), senza alcun controllo di fatto su qualità e prezzi, dato che
nelle stesse commissioni interne di controllo del vitto i detenuti
“sorteggiati” che contestano un po’ dopo qualche minuto vengono sostituiti.
[****]
anni fa si sapeva di questa pratica al 41 bis di Secondigliano, e poi a
Secondigliano, ma c’è sempre qualcuno che dice in giro che non lo fanno più, e
vedi invece.
[*****]
Anche a Sulmona EIV era così, nel 2002, e forse ancor oggi, la cosa è grave
perché la tv accesa per molti detenuti è l’unica difesa psichica dall’insonnia
causata spesso dalla tecnica del disturbo scientifico del sonno.
[******]
Anche qui una particolarità rispetto alle 2 volte a settimana di quasi tutti i
carceri; delle carceri che conosco, solo a Sulmona nel 2002 c’era una sola
spesa a settimana.
[*******]
Prassi del tutto illecita che fa trasparire o una vessazione mirata
assolutamente inaccettabile oppure un accantonamento nero da parte del
contabile.
[********]
Si riferisce al primo periodo dei braccetti della morte, 1982-1985, quando alla
Pianosa ne esisteva uno tra i più terribili. Poi la cosa si è reiterata dal
1992 alla metà passata degli anni ’90 con il 41 bis e le squadrette di Ragosa e
Mattiello.