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11 gen 2006, 10:52:32 |
Appello di prigionieri di Action Directe
In occasione dell’entreta nel
nostro 20esimo anno di carcerazione, noi facciamo appello a dei sit in davanti
ai nostri luoghi di detenzione, il 25 febbraio prossimo. Nel corso dell’anno
scorso, i tribunali di esecuzione delle pene avevano esaminato i nostri
fascicoli di liberazione condizionale, avevano rifiutato le nostre domande in
nome dell’eterno ricatto: pentimento in cambio di liberazione.
Concretamente, noi restiamo
prigionieri perché noi ci rivendichiamo nel campo della Rivoluzione, perché noi
crediamo ancora e malgrado tutto alla
centralità della lotta anti-imperialista ed infine perché noi rifiutiamo di
condannare la violenza insurrezionale della nostra classe e delle sue
guerriglie attraverso il mondo, dalla Palestina alla Colombia. Nel corso di
questa seconda edizione delle mobilitazioni di febbraio, noi facciamo appello
alla solidarietà con Georges Ibrahim Abdallahm comunista arabo prigioniero dall’ottobre
1984. Il nostro sostegno dovrà esprimersi davanti alla centrale di Lannemezan
dove è detenuto ma anche davanti alle carceri di Bapaume e di Ensisheim. Noi
abbiamo combattuto insieme il nemico comune e noi abbiamo subito giorno dopo
giorno la stessa violenza carceraria. La nostra fratellanza è individibile. Attreverso di lessa, noi ci solidarizziamo
tra tutti i compagni della sinistra rivoluzionaria anti-imperialista che
rifiutano di rinnegare le loro azioni passate.
Nella detenzione politica, l’accanimento
vendicativo dello Stato è l’espressione della ondata reazionaria che sommerge
interamente il paese. Su questo
terreno, noi dobbiamo capire e rafforzare la resistenza.
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA !
SEGUIREMOS
ADELANTE !
I
prigionieri di ACTION DIRECTE Nathalie MENIGON, Georges CIPRIANI, J. Marc
ROUILLAN, Joëlle AUBRON (en suspension de peine)
6 gennaio
2006
(ricordiamo ai lettori del sito che
oltre a questi compagni sono ancora prigionieri in Francia altri militanti di
Action Directe (Regis Schleichter) e di AD Lione), mentre questi quattro
compagni/e hanno costituito un collettivo politico e resistente lungo la
detenzione sin dal loro arresto del febbraio 1987.