COMUNICATO N.83 DELLA LOTTA CONTRO LA TORTURA

E IL TENTATO OMICIDIO CONTINUATO PERMANENTE IN ATTI DEL CONTROLLO MENTALE

APPELLO

9-12-2005 (lieve aggiunta 10-12-2005)

Come prevedevo, e diversamente dalle opinioni di molte persone fiduciose, la sentenza che la Corte d’assise ha deciso, di non accogliere l’istanza della stessa Procura udinese recepente una sentenza di Cassazione del 22-9-2005, che riconosce dignità giuridica in suolo italiano alla C.E.D.U., può dimostrare sia un peso politico dell’esecutivo nella decisione di trattenere il più possibile l’effettuazione di un nuovo autentico processo contraddittorio tra le parti, sia un modo per frustrare le speranze e delle persone e realtà solidali e mia, circa la soluzione inerente al problema del controllo mentale, moderna tortura e forma di impedimento alla libertà di pensiero, da parte dei servizi legati all’esecutivo borghese imperialista; questo tanto più che si vuole trattenere nel silenzio la questione delle denunce che porto avanti da tempo e in particolare della stranezza con cui si è fatta coincidere la politica penitenziaria verso il sottoscritto con la massimizzazione mediatica delle provocazioni giudiziarie, come quella legata alle calunnie di J.Riadh, fattosi collaborazionista per interesse, che avrebbero ipotizzato addirittura un “patto” tra “BR” !!! e “Al Qaeda” !!! stretto tra il sottoscritto ed un amico tunisino col quale avevamo in comune solo interessi di studio e scambio interetnico, nel carcere di Biella sezione EIV, dove la classificazione era stata comunque decisa ministerialmente anche nel suo caso.

Faccio appello affinché compagni e strutture di solidarietà si impegnino

A)       a recepire le mie denunce e proteste in materia di controllo mentale (sinora a parte SRP, OCI, Anarcotico, Anarchaos, sono state comunque poche, a Milano, Cuneo, Torino, Cagliari-Nuoro (Su Gazetinu), Perugia, Toscana, Mestre, le strutture di solidarietà che nel merito hanno preso o con articoli su giornali, scritte murali, o con manifesti, o con blocchi stradali, o con assemblee specifiche, specifica posizione, e che l’unica persona non appartenente storicamente al movimento proletario, che pubblicamente ha espresso questo convincimento a parte l’avv.Trupiano, è stato mio padre, il quale non ha mai avuto condivisione ideologica e fattiva con la mia militanza, e in passato si era sempre astenuto dalla minima interferenza dalle inchieste ed indagini a mio carico, anche quando era stato svegliato dalle canne dei mitra dei ros puntate sotto il naso.

B)       A trovare un medico chirurgo ORL che sia disponibile ad operarmi estraendomi il corpo estraneo, quale che sia la sua opinione a riguardo, individuato sottocute alla profondità di 4 mm nel condotto timpanico sinistro, di 1 mm di diametro e forma circolare, e ad asportarmi per scopo di analisi clinica, la formazione ipoecogena ovalare riscontrata al 3° anello destro tiroideo del collo, di dimensione in via di riduzione (da 1,2 cm a luglio a 0,8 cm a novembre). Visto che ogni mia mossa a riguardo essendo nota produce risultati inutili.

Con ogni probabilità stanno facendo di me una cavia a scopo controrivoluzionario e se questa è una sperimentazione, non è detto siano così frequenti simili esperimenti anche in altri luoghi del mondo che non siano gli USA, e da parte di medici altri da quelli italiani e di Torino che certamente da 10 anni ed oltre partecipano a questi esperimenti di MK Ultra su detenuti degli USA.

La circostanza che ho recentemente documentato che già nel 1993 specialisti USA facessero uso della ipnosi sui propri militari per indagare sulla azione antimperialista del 2-9-1993, testimonia in questa direzione, come molti altri elementi da me documentati in questi mesi ancor meglio che in passato.

Inoltre la casistica riscontata da me ed amici della Associazione Vittime Armi Elettroniche-mentali di casi del genere in Italia è arrivata ad oltre la dozzina, di cui 3 casi sono documentati nel relativo sito. Senza contare le decine di detenuti di cui ho notizia di persona in condizioni simili alle mie.

Saluti comunisti

Paolo Dorigo