[News-anarcotico] Torino: Rifiutata la liberazione per gli anarchici arrestati il 20 luglio
Il GIP Prunas Tola, degno rappresentante della razza dei Ponzio Pilato e succubo dei due boia Laudi e Tatangelo, ha respinto l'istanza di liberazione nei confronti di Tobia, Mauro, Manu, Andrea e Darco.
La decisione era scontata, visto che lo stesso giudice aveva rifiutato la liberazione di Sacha e Fabio, presentata a novembre.
Continua la persecuzione nei confronti degli antifascisti torinesi, privati della libertà da ormai 4 mesi e mezzo. Gli arresti sono stati ordinati da Tatangelo che continua ad opporsi ad ogni istanza di liberazione.
Nella stessa condizione si trovano Roberto, Enrico e Luca (gli ultimi due accusati per gli scontri al CPT). Ci sono altri 10 accusati a piede libero.
Il 22 dicembre si terrà l'udienza preliminare ma non vi sono ancora elementi che facciano presumere una prossima liberazione. Gli arrestati potrebbero continuare ad essere ostaggio dello Stato, da usare come spauracchio nei confronti di chi lotta a Torino e in Val Susa.
E' chiaro l'accanimento repressivo - al di fuori di ogni consuetudine - di tenere in stato di detenzione, prima del processo, persone colpevoli solo di aver manifestato il proprio antifascismo. Non solo le accuse (devastazione e saccheggio) sono sproporzionate all'entità dei fatti (distruzione di una vetrina, un distributore in plastica di coni gelato, 40 sedie, 13 tavolini, 6 posacenere, 4 portatovaglioli e furto di qualche gelato) ma nessuna prova presentata dall'infame Tatangelo accomuna gli arrestati a questi danneggiamenti.
Nella marea di immagini presentate vi è documentata solo la loro partecipazione al corteo prima della carica della polizia, tanto che è lo stesso PM a dichiarare "Per quanto riguarda ciò che fu direttamente visto da funzionari di polizia e agenti, va tenuto conto del fatto che - come spiegato da costoro - essi ebbero modo di vedere i manifestanti, concentrarono l'attenzione su taluno di essi, in modo nitido fino al momento del primo scontro in via Po. Dopo tale tentativo di sfondamento del cordone di polizia [.] i manifestanti [.] arretrarono lungo la via Po [.] senza essere inseguiti dalle forze dell'ordine. E senza poter essere nemmeno in tali frangenti individuati".
E' vergognoso che Prunas continui a non liberare nessuno con la motivazione che "la considerevole gravità dei fatti renda tuttora attuale il pericolo di recidivanza, pericolo che proprio per tale gravità possa essere salvaguardato quantomeno con la misura degli arresti domiciliari".
Fino a quando dovranno salvaguardare? E che cosa?
Ormai non vi sono più dubbi che viviamo in uno stato di polizia, gestito dal governo, opposizioni e magistratura compiacente.
I diritti del cittadino, le libertà costituzionali per cui morirono migliaia di partigiani oggi continuano ad essere calpestate, mentre i veri devastatori e saccheggiatori, finanzieri e politicanti, possono impunemente "rubar quel ch'è di tutti" senza mai fare galera.
La legalità dei destri e dei sinistri (Cofferati, Bresso e Chiamparino docent) è solo un'arma da usare contro i più poveri, gli immigrati ed i ribelli.
I fatti di questi giorni, la risposta compatta della Val Susa all'aggressione delle truppe d'occupazione di Pisanu, dimostrano che la repressione non riuscirà a fermare le lotte.
Sarà dura!
Uno degli arrestati
TORINO-7-DICEMBRE-2005
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