19 nov 2005, 01:54:44

[laconscience] La Fédération Internationale des Journalistes interpelle les gouvernements au SMIS

La Federazione Internazionale dei Giornalisti interpella i governo al SMSI sui diritti dei media in seguito agli attacchi contro dei giornalisti

 

La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha accusato oggi i governi che i piani proponenti una società dell’informazione fondata su dei valori democratici si scioglie in un attimo se non si mettono i media e la libertà di espressione al cuore della presa di decisione politica.

Il Segretario Generale della FIJ, Aidan White, al momento di un discorso netto e preciso tenuto davanti ai diplomatici presenti al Summit Mondiale della Società dell’Informazione SMSI organizzata dalle Nazioni Unite ha ugualmente condannato chiaramente le restrizioni apportate dalle autorità tunisine all’accesso ad Internet anziché « le misure poliziesche e le intimidazioni eccessive » faccia a faccia con i giornalisti e le organizzazioni di difesa dei diritti dell’uomo di lì a qualche giorno.

Non è sufficiente venire in questa tribuna e prendere la parola, anche se con sincerità e convinzione, sulla costruzione di una società dell’informazione che rappresenta un progresso per tutto, egli ha detto, “se noi non siamo pronti a cambiare la cultura dei rapporti tra le autorità civili ed i cittadini, che desiderano esprimersi liberamente”

Secondo lui, esiste “un importante volume di testimonianze”, riguardante gli Stati dove esistono ostacoli alla libertà di parola ed all’indipendenza redazionale. “Troppo numerosi sono i governi che non tollerano l’opposizione, sfregiano la difesa dei diritti dei cittadini e sono crudelmente indifferenti alle dure prove a cui sono sottoposti i media ed i giornalisti in ragione del loro impegno a favore della libertà d’espressione” ha dichiarato.

Secondo lui, questa realtà spiega perché numerosi giornalisti e media sono molto scettici circa una strategia delle Nazioni Unite per una società dell’informazione che rispettasse i valori democratici.

Egli ha ugualmente dichiarato che una volontà politica è stata ncecessaria per mettere i media edi principi della indipendenza, del pluralismo e della qualità dell’informazione al cuore della presa di decisione politica.

“Non è mai stato così importante per i media ed i giornalisti identificarsi nella qualità, nelle norme e nelle pratiche etiche sane nel loro lavoro”, ha detto. “E non è mai stato così importante nutrire la diversità e sostenere i media per promuovere la diffusione di informazioni degne di fede in seno alla popolazione”.

“Per questa ragione, è stato necessario rafforzare la libertà di espressione e porre la libertà di stampa al primo posto dell’ordine del giorno internazionale.

L’assenza di impegno mirante ad applicare i principi fondamentali della libertà di espressione conferma l’avviso di numerose persone dei media che valutano che il SMSI non creerà l’ambiente adeguato per una società dell’informazione basata su dei valori democratici.”

Egli ha domandato immediatamente al SMSI di adottare un certo numero di iniziative urgenti.

Tra le quali i media in tutti gli aspetti della politica futura, e, compresa, e principalmente, l’elaborazione di un nuovo sistema per il controllo (“governo”) di Internet.

 Togliere tutti gli ostacoli che impediscono l’accesso alle nuove tecnologie dell’informazione ed il loro utilizzo.

Agire per porre termine al crimine che rappresenta l’impunità di cui godono perfino quelli che attaccano i media indipendenti ed uccidono dei giornalisti o dei lavoratori dei media.

Elaborare dei nuovi programmi miranti a sostenere la libertà d’espressione, fornendo risorse che mobilitino i media in Africa ed in altre zone che ne abbisognano, e creando delle condizioni professionali e di lavoro decenti per tutti.

“Ecco le condizioni ottimali se si vuole creare una società dell’informazione che rafforzi la democrazia ed i diritti dell’uomo”, ha aggiunto.

La FIJ rappresenta oltre 500.000 giornalisti in oltre 110 paesi.

Per ogni riferimento, ecco il suo indirizzo

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