DALLA COMMISSIONE INTERNA DI SOLLICCIANO
Fine ottobre 2005 da newsletter Cpa-Fi-Sud
Tanto per ribadire la insostenibile situazione sanitaria,
e' emerso il caso di una detenuta che ha parlato della sua bambina che e'
rinchiusa dentro sollicciano con lei (nella sezione nido al femminile) e che ha
la scabbia. Per settimane non e' riuscita ad avere la crema che serviva alla
bimba, il pediatra si e' presentato dopo 40 giorni e ha pure detto che la bimba
stava bene. Pochi giorni dopo sono comparsi con chiarezza i segni della
scabbia.
Appello dei detenuti a sostenere la protesta:
Dal giorno 10 Ottobre siamo in agitazione e abbiamo messo in atto una serie di
manifestazioni e di proteste pacifiche! Dopo l'astensione dalla spesa, oggi ci
siamo chiusi a tempo indeterminato dentro alle nostre celle rifiutando le ore
d'aria per restare sepolti vivi come questa politica ci vorrebbe.
Il presidente Casini, ha risposto al nostro Appello per la discussione di
Indulto e Amnistia in Parlamento, lavandosene le mani e lasciandoci Gabbati e
Contenti.
La Nostra protesta continuera' ad oltranza e ci serve la Vostra solidarieta',
sperando di vederVi e soprattutto di sertirVi qui sotto le mura di Sollicciano.
Revocheremo poi il mandato dei nostri avvocati e ne nomineremo uno soltanto
cosi' salteranno tutti i processi e i Tribunali si bloccheranno, visto che un
solo avvocato non potra' essere presente a tutti i processi risultando
legittimamente impedito.
Siamo certi che ci aiuterete, chiedendo, con noi, INDULTO E AMNISTIA.
GRAZIE!
Commissione interna
Detenuti di Sollicciano
FIRENZE
Di seguito la lettera del detenuto che minaccia di togliersi la vita:
Il Sottoscritto I. M., attualmente detenuto presso la C.C. Di Sollicciano,
intende rendere nota la sua forma di protesta, oltreché partecipare a quella
gia' presa e sostenuta da tutti gli altri detenuti di questo istituto.
Approfittando di una sua gia' maturata in precedenza, decisione, di porre fine
alla disperazione, all'angoscia continua, ai soprusi giudiziari, alla perenne
situazione insostenibile di dipendere da magistrati incompetenti, da alcuni
operatori i quali per alcuni versi non hanno modo di operare come dovrebbero,
in altri usano giudizi del tutto arbitrari evidenziando un potere che non gli
compete, con disastrosi effetti che si riversano spesso sulle famiglie di
questi detenuti.
In questa confusione o meglio disorganizzazione, nemmeno il personale piu'
onesto nel svolgere le proprie mansioni ha modo di operare, a tutto questo si
aggiunga il menefreghismo abbietto e vergognoso del mondo politico che nulla fa
per porre rimedio ad una situazione carceraria da terzo mondo, tutto questo
dicevo mi ha portato alla decisione di passare a miglior vita sperando che
questo serva per la causa che i miei compagni di sventura in tutti i carceri
italiani stanno perorando, ancorpiu' sperando che questo mio gesto possa fare vergognare
alcuni e responsabilizzarne altri.
Mi togliero' la vita se quantomeno per questa data non sara' messa in
discussione la legge sull'indulto e l'amnistia.
Tengo comunque a precisare che numerosi compagni mi hanno pregato di non
mettere in opera quanto da me deciso, ma come ripeto era comunque una decisione
presa a posteriori.
Percio' sara' chi alla fine dovra' affrontare tutti questi problemi per i quali
lottiamo a dimostrare se la mia vita vale almeno l'attenzione per risolvere
questa vergognosa situazione che loro stessi hanno creato.
Nell'occasione vorrei ringraziare comunque le poche persone che all'interno di
questa struttura hanno tentato, pur senza mezzi efficaci o per meglio dire
senza potere, di farmi uscire da questa triste e angosciosa vicenda.
Cordialmente
(La lettera e' giunta firmata, ma abbiamo ritenuto opportuno indicare solo le
iniziali)
Invitiamo tutti a sostenere, in qualsiasi forma, la legittima lotta dei
prigionieri contro le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere
Dentro e Fuori le Mura
-- "...di respirare la stessa aria dei secondini non ci va..." mail:
dentroefuorilemura@inventati.org
web:
http://www.inventati.org/dentroefuori