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Generale : Indecente e schifosa persecuzione contro l'avv. Trupiano
Inviato da Pablo su 6/5/2005 10:36:32 (9 letture)
Generale

MA CHE STA SUCCEDENDO, E' MAI POSSIBILE?!

Cari Compagni,

dopo 28 anni di attività non vorrei sparire ed essere inghiottito nel nulla.
Mi spiego, senza fare vittimismi, lasciando alle vostre coscienze rivoluzionarie il giudizio su questa assurda vicenda, il "caso Trupiano", una profonda ingiustizia che si stà consumando fra l'indifferenza di molti e la disconoscenza totale dei più, ma, attenzione, anche e soprattutto ai danni di molti compagni e non che sono in galera, a cominciare da Catgiu per finire a Rossetti Busa, i quali hanno perso momentaneamente il loro amico e compagno difensore, costretto a mandare loro i propri sostituti.
Dopo oltre 18 mesi dal mio arresto si terrà la mia udienza preliminare, il giorno 9 maggio, davanti al Gup Dr.ssa Maria Taddeo del Tribunale di Napoli.
Questa udienza, ebbene, non servirà a niente, anche se, come per logica e giustizia, dovessi essere prosciolto definitivamente da quelle strumentali ed infamanti accuse che mi portarono in galera, salvo, poi, essere "ridicolizzate" da un Tribunale del Riesame che mi ridette libertà e dignità di uomo libero, i due p.m. che chiesero nell'ottobre del 2003 ad un compiacente Gip il mio arresto hanno trovato già il modo per non farmi chiudere "il conto" con la giustizia.
Come?
Semplice: poichè a mio carico, e mi riferisco a quella che fù la primitiva accusa, non vi è assolutamente niente, hanno ben pensato di notificarmi una nuova chiusura delle indagini preliminari relativamente ad altro reato, per così dire "corollarico", "accessorio" al primo, in modo da tenermi costantemente indagato di un reato particolarmente infamante quale è quello del 416 bis.
Se, infatti, il 9 maggio si dovrà decidere se rinviarmi o meno a giudizio per questi reati:

a) "in ordine al delitto di cui agli artt. 110, 416 bis I-III-IV-V-VI-VIII comma c.p. perchè, promettendo in cambio dell'appoggio del sodalizio alle elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati del 13 maggio 2001, alle quali egli era candidato, nonchè dell'aiuto concretamente offertogli dal medesimo gruppo criminale per la raccolta delle firme necessarie alla propria candidatura, il proprio impegno per l'abrogazione del regime di cui all'art. 41 bis Ord. Pen., concorreva nell'associazione mafiosa denominata clan Nuvoletta";

b) "del delitto p. e p. dagli artt. 110 c.p., 96 d.p.r. 30 marzo 1957 n. 361, 7 L. 203/91, perchè, per ottenere, a proprio vantaggio, la firma per una dichiarazione di presentazione di candidatura e il voto elettorale, prometteva al predetto clan il proprio personale impegno, una volta eletto, per l'abrogazione del regime di cui all'art. 41 bis co. 2 Ord. Pen., con l'aggravante di cui all'art. 7 della L. 203/91, per aver agito al fine di agevolare le finalità dell'associazione di tipo mafioso denominata clan Nuvoletta ed avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà di cui all'art. 416 bis c.p.. "Entrambi i reati commessi nell'aprile-maggio 2001" dopo questa udienza il sottoscritto sarà nuovamente alla sbarra, non più da solo ma unitamente ad esponenti dei clan Nuvoletta e Polverino, già accusato di quest'altro reato:

" del delitto p.ep. dagli artt. 110 c.p., 97 d.p.r. 30 marzo 1957 n. 361, perchè, in concorso, il Trupiano e lo Iacolare in qualità di istigatori, e gli altri in qualità di esecutori materiali, usavano nei confronti degli elettori del collegio ricomprendente il comune di Marano, in cui il Trupiano era candidato per la Camera dei Deputati, minaccia - intrinsecamente correlata alla provenienza della relativa richiesta da persone appartenenti ai sodalizi di tipo mafioso denominati clan Nuvoletta e clan Polverino - per costringerli a firmare la dichiarazione di presentazione della candidatura del Trupiano ed a votare in favore dello stesso"

Bene, non voglio ripetere concetti del tipo che fui l'ultimo dei non eletti (alla faccia del clan..!), che non ero nemmeno il difensore di quella gente citata, che proprio a Marano non ho mai chiesto firme per l'abrogazione del carcere duro, che le firme per la mia candidatura furono raccolte da un pubblico ufficiale e non comprendevano defunti o persone inesistenti come da ultimo quelle raccolte dai nazisti Fiore e Mussolini, che chi venne eletto, viceversa, con decine di migliaia di voti alle elezini comunali è stato indagato a piede libero, che costui apparteneva a Forza Italia, come era proprio Forza Italia il partito per cui i Nuvoletta dettero l'ordine di votare (quà portiamo tutti a Berlusconi..emerge dalle intercettazioni telefoniche), che all'atto dell'arresto ero impegnato in delicatissime inchieste quali quella relativ al compagno Paolo Dorigo, ad detenuto Eduardo Morra a favore del quale stavo svolgendo indagini difensive proprie al cospetto di uno dei due p.m. richiedenti il mio arresto, che il Riesame scrisse a chiare lettere che alcun reato mai commisi, bensì voglio solo dirvi che comincio ad essere schifato per simili imposture, mi sento quasi impotente se due p.m. a nome Giuseppe Borrelli e Simona Di Monte possono fare e disfare a loro piacimento tenendo sempre una persona nello stato giuridico di imputato, anche se pure un bambino, nel leggerle, capirebbero che sono imputazioni "doppione", come dire a chi ha commesso un'estorsione, io ora ti processo per estorsione, poi, a parte, perchè avevi una pistola, e poi ancora perchè hai usato minaccia e violenza, tre processi e non uno!

BASTA!

Eppure a Napoli, almeno, questa turpe storia la conoscono tutti, così come i miei persecutori, a cui ora si è aggiunto un giudice, quello che dovrà giudicare il 9 maggio, che non sembra essere proprio la regina del garantismo.
Io già lo so come andrà a finire, sarò in ogni caso risucchiato nel processo ai Nuvoletta, dovrò attendere fino a 10 anni prima di avere un verdetto definitivo, è tutto già scritto, quella del 9 sarà solo un'ulteriore umiliazione per Vittorio Trupiano.
Vi basti pensare che per un banale fatto risalente al lontanissimo 1995..solo a febbraio del 2005 il Consiglio Nazionale Forense, disattendendo addirittura il parere contrario (pensate un pò!) del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, ha ben pensato di sospendermi dall'attività forense fino al 27 luglio p.v.!
Nessuno ha mosso un dito, avvocati in prima fila.
Pensate che invece lo scorso mese, per essere stato un mio collega destinatario di richiesta di misura cautelare - non concessa -, la locale Camera Penale ha paralizzato ogni attività per 2 giorni!
Avvocati, Pubblici Ministeri, parte della stampa locale "Il Mattino" in prima istanza, servizi, collaboratori di giustizia, borghesi e fascisti di ogni partito, per una volta tutti daccordo: facciamo fuori Trupiano e le sue inchieste e leveremo voce ai sempre più numerosi detenuti che da lui si sentono "protetti".
Per non parlare del Dap, del Ministro Castelli e di tutto il corpo della polizia penitenziaria, del locale Tribunale di Sorveglianza e di qualche infame traditore che ho ospitato nel mio movimento e che viceversa aspettava solo di vedermi "steso" per sempre.
Questa mia missiva sarà inviata anche al Quotidiano Comunista "Il Manifesto".
Penso che ho fatto qualcosa per i prigionieri comunisti, come per quelli anarchici, per non parlare dei comuni, penso che questa sia Mafia di Statoche andrebbe pubblicata ed esposta al pubblico ludibrio, poi non so se certe logiche permetteranno ancora di parlare di Trupiano, ora che non serve più.
Forse Trupiano qualche volta è stato duro, intransigente anche con la stampa ed i politici della Sinistra, sta di fatto che la mia fine, per ora come avvocato, si sta consumando nella più totale indifferenza e coperta da un assordante quanto significativo silenzio.
Forse ho sbagliato a non crearmi coperture politiche, a sfidare il Potere, ad ingaggiare una lotta davvero impari.
Ad eccezione dell'on.le Giovanni Russo Spena non ho ricevuto nemmeno una comunicazione di solidarietà nei giorni difficilissimi dello sciopero della fame, tutti scomparsi, nonostante io abbia i calli alle dita, tante furono le comunicazioni che facevo loro nel periodo antecedente la liberazione di Paolo.
No, compagni, non chiedetemi l'impossibile, mi cancello dall'albo degli avvocati, non posso svolgere la professione di avvocato-imputato.
Sappiate solo che schifo la camorra in quanto potere, in quanto capitalismo, il più bieco e cinico, in quanto trattasi di consorterie e sodalizi animati da un solo Dio: il danaro, in quanto complice e correa dell'altra faccia della stessa medaglia, ossia quella legalizzata e governante, Nuvoletta e quanti simili compresi, li ho sempre schifati profondamente.
Grazie a quanti mi sono stati vicini.

Saluti comunisti
Vittorio Trupiano

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