. GUERRA SPORCA E RESISTENZA
Biella,
11.4.2002
Nelle settimane immediatamente successive l’azione
rivoluzionaria del 19.3.2002, c’è stata una nuova campagna di propaganda e
repressione contro i prigionieri rivoluzionari. In questo quadro, il 20.3 mi è
stata sequestrata documentazione politica pubblica e tutti i miei scritti
politici degli ultimi 20 anni (dei quali 12 passati in carcere) con modalità
barbare di fatto (devastazione) e di diritto (mancata descrizione dei
documenti). Ho impugnato il sequestro ed il 3 aprile sono andato al Tribunale
del Riesame di Bologna che si è riservato la decisione. …
[negativa al 16.4.2002 con possibilità di avere
copia degli atti sequestrati ex art. 258 CPP , copia non ancora ricevuta]
Il 29.3 sono state perquisite la mia abitazione e
quella dei miei familiari, senza alcun sequestro significativo
[corrispondenza, riviste] a parte materiale
informatico per lo più della mia professione da libero, di nessuna attinenza ai
fatti.
Il 4.4 su decreto questa volta peraltro assai ambiguo,
della Procura di Torino, mi è stata sequestrata la macchina da scrivere
Olivetti 25, e sono stati sequestrati dischi di computer del carcere in uso in
una saletta comune della sezione (decreto del 28.3.2002). Ho sporto querela il
9.4.2002 per il sequetstro come abuso di potere presso la Procura delle
repubblica di Biella.
Sempre il 4.4. ho colpito con un pugno un agente
DIGOS di Torino e sono tuttora in attesa di ricevere una denuncia nel merito,
nel frattempo sconto 15 giorni di sanzione disciplinare di esclusione dalle
attività in comune e mi è stato anche vietato di ricevere una nuova macchina da
scrivere dall’esterno.
Il 8.4 mi è stato notificato il trattenimento della
censura di una decina di plichi indirizzati ad organi di informazione contenenti
il documento che avevo consegnato in aula il 3.4 a Bologna –senza ricevere
peraltro a tutt’oggi denuncia di apologia di reato- [documento successivamente
pubblicato su “Il Bollettino dell’ASP” n.68] con il quale come militante
comunista davo il mio sostegno alla offensiva rivoluzionaria in atto. Ho sporto
querela anche contro questo sequestro [nei confronti del Magistrato di
Sorveglianza dr.ssa Del Piccolo di Vercelli] presso la Procura generale della
repubblica di Torino.
Nel frattempo continuo ad essere un sequestrato
politico, di fatto e di diritto (vediCommissione Europea dei Diritti Umani
9.9.1998, Comitato Ministri UE risol.interinale n.99/158 e 2002/30), mentre
riaffermo la mia resistenza all’annientamento carcerario ed alle provocazioni
di stato, come militante comunista prigioniero.
Paolo Dorigo