23.1.91
Giorni
strani …
silenziosi
ed oscuri fantasmi attrezzano le proprie stalle
per
dissanguare le nostre speranze …
il
gioco si fa teatro, la posta è alta,
costi
quel che costi non vogliono andarsene …
idioti
sorrisi si allargano spenti sotto visiere nuove,
follia
e libidine nel bruciare città …
chiacchiericcio
da osteria accompagnato al silenzio dei cervelli fini,
il
fascismo è già una realtà con cui fare i conti …
il
nostro sguardo il nostro urlo di rivolta
non
possono fare a meno della nostra
intelligenza,
della nostra sensibilità, del
nostro
essere uomini e donne. Non possono
nemmeno
stare a guardare questa valanga
di
merda che ci viene scaraventata
addosso
come meteoriti.
Facciamo
attenzione. E vai.
Poesia di Paolo Dorigo all’indomani dell’inizio della terza guerra mondiale imperialista, gennaio 1991, tuttora in corso