www.paolodorigo.it

 

12 MARZO 1977

ALL’ASSALTO DI NERONE

Si perché sono i potenti che incendiano la vita della gente, dei proletari, del popolo, che infiammano le loro anime in spiriti negativi fino a rivolgersi in suicidi, delitti passionali, depressione, alcoolismo, perdita della dignità, abbandono, barbonaggio, morte

Altro che elogio del barbonaggio e del nomadismo,

teorie buone per la conservazione dell’esistente !

All’epoca invece era più difficile ai potenti ed ai revisionisti ed ai ribelli a trucco, apologicizzare tali forme di sopravvivenza, perché erano collettive e dignitose, articolate dentro un sistema sociale alternativo in costruzione fatto di lotte e conquiste di spazi, ché il potere per attaccare i quali abbisognava di scuse, le quali non mancavano, ma non erano così facili da costruire, poiché i giovani non usavano il computer, ed i vecchi ricordavano ancora la resistenza partigiana, dove i traditori si fucilavano, non si mettevano a lavorare nelle stesse località dove avevano venduto centinaia di persone.

All’epoca savasta e similia erano solo dei ragazzi ribelli, e solo errori politici e velocità eccessiva portarono certuni di costoro ad incarichi troppo elevati per la loro età ed esperienza, con i risultati che son noti, anche se non dovuti solo a questo fattore.

MA QUEL GIORNO
SI ERA TUTTI UNITI
E ALLA RABBIA PER FRANCESCO LO RUSSO

SI UNIVA IL RIBREZZO PER CHI SI PREOCCUPAVA DEI SEMAFORI ROTTI

E ALLA RABBIA ORGANIZZATA DI QUEL GIORNO
SI UNIVA L’ATTACCO E L’USO DISCIPLINATO E CREATIVO
DELLA VIOLENZA PROLETARIA !

LODE

LODE
A QUEL GIORNO
CHE CAMBIO’
IL NOSTRO DOPOGUERRA
RIVELANDO
LA NATURA
DEI FALSI COMUNISTI
DEI REVISIONISTI MALEDETTI
E DEL LORO BORGHESE STATO
TRADITORE DELLA COSTITUZIONE
E DEL COMPAGNO DANTE DI NANNI,

UNO TRA TUTTI.