12 MARZO 1977
ALL’ASSALTO DI NERONE
Si perché sono i potenti che
incendiano la vita della gente, dei proletari, del popolo, che infiammano le
loro anime in spiriti negativi fino a rivolgersi in suicidi, delitti
passionali, depressione, alcoolismo, perdita della dignità, abbandono,
barbonaggio, morte
Altro che elogio del
barbonaggio e del nomadismo,
teorie buone per la conservazione
dell’esistente !
All’epoca invece era più
difficile ai potenti ed ai revisionisti ed ai ribelli a trucco, apologicizzare
tali forme di sopravvivenza, perché erano collettive e dignitose, articolate
dentro un sistema sociale alternativo in costruzione fatto di lotte e conquiste
di spazi, ché il potere per attaccare i quali abbisognava di scuse, le quali
non mancavano, ma non erano così facili da costruire, poiché i giovani non
usavano il computer, ed i vecchi ricordavano ancora la resistenza partigiana,
dove i traditori si fucilavano, non si mettevano a lavorare nelle stesse
località dove avevano venduto centinaia di persone.
All’epoca savasta e similia
erano solo dei ragazzi ribelli, e solo errori politici e velocità eccessiva
portarono certuni di costoro ad incarichi troppo elevati per la loro età ed
esperienza, con i risultati che son noti, anche se non dovuti solo a questo
fattore.
MA QUEL GIORNO
SI ERA TUTTI UNITI
E ALLA RABBIA PER FRANCESCO LO RUSSO
SI UNIVA IL RIBREZZO PER CHI
SI PREOCCUPAVA DEI SEMAFORI ROTTI
E ALLA RABBIA ORGANIZZATA DI
QUEL GIORNO
SI UNIVA L’ATTACCO E L’USO DISCIPLINATO E CREATIVO
DELLA VIOLENZA PROLETARIA !
LODE
LODE
A QUEL GIORNO
CHE CAMBIO’
IL NOSTRO DOPOGUERRA
RIVELANDO
LA NATURA
DEI FALSI COMUNISTI
DEI REVISIONISTI MALEDETTI
E DEL LORO BORGHESE STATO
TRADITORE DELLA COSTITUZIONE
E DEL COMPAGNO DANTE DI NANNI,
UNO TRA TUTTI.