Roma: detenuto morto a Rebibbia, indagati 13 medici

 

Il Messaggero, 11 ottobre 2005

 

La procura di Roma ha indagato tredici medici per la morte di un detenuto siciliano, Francesco Marrone, avvenuta nel carcere di Rebibbia il 16 febbraio 2004. I pm hanno concluso le indagini preliminari e sono in corso gli interrogatori nei confronti del Direttore sanitario dell’istituto di pena e di altri 12 medici. Sulla vicenda è intervenuto il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, che ha dato risposta scritta all’interrogazione parlamentare proposta dal deputato Paolo Cento, sollecitato dal legale della famiglia Marrone, l’avvocato Giacomo Frazzitta.

Il Guardasigilli riferisce che "a seguito della ispezione effettuata dal Provveditorato regionale del Lazio sulle cause del decesso di Marrone sono state riscontrate responsabilità omissive da parte dei sanitari dell’istituto penitenziario di Roma Rebibbia, per non aver tempestivamente individuato la patologia da cui risultava affetto il detenuto e per non aver, pertanto predisposto immediato ed idoneo controllo terapeutico". Francesco Marrone, originario di Petrosino (Trapani) era detenuto per scontare una pena di quattro anni e nove mesi. Era stato condannato il 31 ottobre 2003 dalla Corte d’appello di Palermo per il tentato omicidio dei genitori della sua ex compagna. Il detenuto il 6 febbraio 2004 venne trasferito d’ urgenza all’ospedale romano Sandro Pertini per essere operato al cervello. L’uomo è poi deceduto durante il decorso post operatorio.